Courcelle-Seneuil, Jean Gustave

economista francese (Seneuil 1813-Parigi 1892). Dopo aver studiato legge a Parigi, tornò nella regione in cui era nato per avviare un'impresa industriale. Allo stesso tempo intraprese un'intensa attività culturale in campo politico ed economico, che lo portò in particolare a scrivere con una certa frequenza sul Journal des economistes. Nel 1853 si trasferì a Santiago del Cile, dove aveva ricevuto l'incarico di insegnamento per le discipline economiche. Tornato dieci anni dopo in patria, divenne Consigliere di Stato e poi membro dell'Accademia delle Scienze Morali e Politiche. Fu grande assertore delle idee liberiste; durante la permanenza in Cile, cercò di influenzare la politica economica di quel Paese in senso liberista; gli storici propendono per attribuire alla sua attività, almeno in parte, la legge bancaria del 1860, che aveva rappresentato una vera e propria deregulation. Opere principali: Le crédit et la banque (1840), Traité théorique et pratique d'économie politique (1858).

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