Ovìglio, Aldo

uomo politico italiano (Rimini 1873-Ronerio, Bologna, 1942). Aderì al fascismo divenendo deputato (1921-29). Ministro della Giustizia dall'ottobre del 1922 al gennaio del 1925, abolì le Cassazioni regionali, volle l'amnistia per i reati commessi nell'interesse del fascismo e iniziò la riforma dei Codici ultimata da Alfredo Rocco. Si dimise due giorni dopo il discorso alla Camera di Mussolini del 3 gennaio 1925 nel quale attribuiva a se stesso la responsabilità del delitto Matteotti. Nel 1929, pur non essendo uno dei leaderfascisti, fu nominato senatore.

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