Romiti, Sèrgio

pittore italiano (Bologna 1928-2000). Nel 1946 abbandonò gli studi classici ed entrò a far parte del gruppo che si definiva “neoromantico”. Fondamentale per Romiti è stata la lezione metafisica morandiana, attraverso cui l'artista è approdato, con una scomposizione dell'oggetto in spazi luminosi e con la successiva rinuncia al colore a favore dei toni grigi e neri, a un linguaggio sempre più rarefatto vicino a quello dell'informale (Senza Titolo, 1960; Composizione in grigio e in rosso, 1962). Nelle tempere e negli acrilici degli anni Ottanta e Novanta del sec. XX Romiti tornò al colore e ai pretesti figurativi, esprimendo sempre nelle sue opere una profonda drammaticità.

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