decadramma

sm. (pl. -i) [dall'agg. greco dekádrachmos, di dieci dracme]. Moneta greca del valore di 10 dracme. La sua coniazione, in argento e in oro, fu sempre di carattere eccezionale. I decadramma più famosi sono quelli di Atene, emessi nel 490-480 a. C. nel periodo delle guerre persiane; quelli di Siracusa (demaretéion), coniati dopo la battaglia di Imera nel 480 a. C. e dopo la battaglia dell'Assinaros, vinta dai Siracusani sugli Ateniesi (413 a. C.); e di Agrigento (413-409 a. C.). Si conoscono anche decadramma di Alessandro Magno, dei Derroni (inizio sec. V a. C.), nella monetazione tolemaica, a nome di Arsinoe II, e di Cartagine (sec. IV-III a. C.).

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