pròdigo

Indice

Lessico

agg. e sm. (f. -a; pl. m. -ghi) [sec. XIV; dal latino prodigus, da prodigere, propr. spingere avanti e quindi scialacquare].

1) Di chi non conosce misura nello spendere o nel donare: è un prodigo per natura; figliuol prodigo, il protagonista della famosa parabola evangelica, frequentemente assunto a simbolo del dissipatore o peccatore che ritorna sulla retta via.

2) Per estensione, di chi dona senza lesinare, largo nel concedere: prodigo di lodi; prodigo di parole, chiacchierone.

Diritto

Fin dal tempo delle Dodici Tavole, il dissipatore del proprio patrimonio poteva compiere tutti gli atti che avrebbero aggravato la situazione patrimoniale solo con l'assistenza di un curatore. In seguito, con decreto del pretore, poté essere sancita l'interdizione del prodigo, che comportava il divieto del commercium. Nel diritto moderno il prodigo può essere dichiarato inabilitato su istanza del coniuge, o dei parenti entro il quarto grado, o degli affini entro il secondo grado, o del tutore, o del curatore, o del Pubblico Ministero.

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