Akselrod, Pavel Borisovič

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socialista russo (? 1850-Berlino 1928). Legatosi nel 1872 al movimento populista, fondò nel 1880, insieme a Plechanov, la corrente “Ridistribuzione nera” in polemica con il terrorismo e a favore di una rivoluzione economico-sociale, che avrebbe dovuto precedere ogni rivolgimento politico. Nel 1883 fu tra gli organizzatori del primo gruppo marxista su basi classiste, “Liberazione dal lavoro”. Dopo la costituzione del Partito operaio socialdemocratico russo (1898), alle cui vicende partecipò come teorico e attivista, fu in crescente antitesi con la concezione leninista del partito, da lui inteso come ampia organizzazione operaia non centralizzata e in stretta connessione con i Soviet. Sostenne dopo il 1905 l'opportunità di concentrarsi sul lavoro nelle organizzazioni sindacali; nel 1912 fu estromesso dal partito come menscevico; contrario alla presa del potere da parte dei bolscevichi, dopo il 1917 continuò all'estero la sua attività politica seguendo le direttive dell'Internazionale socialista.

Bibliografia

G. Migliardi, Il Partito Operaio Socialdemocratico Russo, in “Annali” dell'Istituto Giangiacomo Feltrinelli, IV e V, Milano, 1961-62; U. Cerroni, Le origini del socialismo in Russia, Roma, 1965; B. Bongiovanni, Il pensiero socialista nel sec. XIX, Torino, 1987.

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