Amatrice

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comune in provincia di Rieti (68 km), 955 m s.m., 174,43 km², 2439 ab. nel 2019 (amatriciani), patrono: santa Maria della Filetta (domenica dopo l'Ascensione).

Centro nell'alta valle del fiume Tronto; è compreso nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Già abitato dai Romani, fu uno dei centri rurali delle Terre Summatine, comprese nel Ducato di Spoleto. Citato fin dal 1012 in un documento dell'abbazia di Farfa, passò alla Chiesa e al comune di Ascoli, finché, attorno al 1265, fu annesso da Manfredi di Svevia al Regno di Napoli. Elevato a città nel 1486 da Ferdinando II, fu distrutto dalle truppe francesi nella seconda metà del sec.XVI; passò agli Orsini e al duca di Gravina, per tornare poi sotto il controllo diretto del re di Napoli. Tra XVII e XVIII secolo Amatrice fu più volte colpita da fenomeni sismici: nel 1639 (che provocò il crollo del palazzo degli Orsini), nel 1672, nel 1703 e nel 1630. Negli anni che precedettero l'Unità d'Italia molti amatriciani parteciparono ai moti rivoluzionari. Amatrice ha fatto parte della provincia abruzzese dell'Aquila fino al 1927 quando, in seguito all'istituzione della provincia di Rieti, il comune è passato alla Regione Lazio. In seguito all'annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno d'Italia nel 1861,  si intensificò il fenomeno del brigantaggio, già diffuso dalla fine del XVIII secolo nell'Aquilano. Tra il 2016 e il 2017 Amatrice è stata nuovamente colpita da gravi fenomeni sismici, noti come Terremoto del centro Italia del 2016 e 2017. Il 24 agosto 2016 un terremoti di magnitudo 6.0 sulla scala Richter con epicentro nel vicino comune di Accumuli ha gravemente danneggiato la città e ha provocato 235 vittime. Altre quattro potenti scosse, rispettivamente di magnitudo 5.1, 5.5, 5.4 e 5.0 si sono verficate il 18 gennaio  2017, procando nuovi crolli agli edifici già danneggiati dalle scosse dell'agosto precedente. § Gli influssi marchigiani e abruzzesi sono evidenti nei monumenti tardomedievali e rinascimentali costruiti in pietra serena. La chiesa di San Francesco, romanico-gotica, ha portale finemente scolpito e l'interno a una navata con affreschi. Caratteri gotici presenta la chiesa di Sant'Agostino, con prezioso portale a cuspide, scolpito e sormontato da rosone e campanile a torre. Va inoltre ricordata la chiesa di Santa Maria del Suffragio, con facciata barocca. Nei pressi del paese è la chiesa della Madonna delle Grazie (detta “Icona Passatora”), di semplice struttura tardomedievale.§ Oltre all'agricoltura e all'allevamento, opera un modesto settore manifatturiero (calzature, impianti tipografici, ferro battuto). È luogo di villeggiatura con buona ricettività e strutture ricreative e sportive.

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