Gran Sasso e Mónti della Laga, Parco Nazionale del-

Indice

superficie 1500,00 km², altitudine 219-2912 m s.m. (Corno Grande), province: Ascoli Piceno, L'Aquila, Pescara, Rieti, Teramo. Sede ad Assergi (AQ). Istituzione: 1991.

Territorio

È uno tra i più vasti parchi nazionali d'Italia e tutela tre gruppi montuosi: il Gran Sasso d'Italia, i monti della Laga e i monti Gemelli. Oltre alla vetta più elevata dell'Appennino (il Corno Grande, sul Gran Sasso), il parco comprende il più vasto lago abruzzese, quello artificiale di Campotosto; il più esteso altopiano dell'Appennino, Campo Imperatore, con ampie piste di sci di fondo; e l'unico ghiacciaio appenninico, il Calderone. Dal punto di vista geomorfologico il Gran Sasso e i monti Gemelli, costituiti da dolomie e calcari, sono caratterizzati da fenomeni carsici (doline, inghiottitoi, conche, gole e forre scavate dalle acque); la natura arenaria e marnosa dei monti della Laga fa sì che le acque vi scorrano impetuose in superficie e, precipitando a valle, formino splendide cascate, quali quelle della Morricana, della Volpara, delle Cento Fonti, della Fiumata ecc. L'uomo abita queste terre dal Paleolitico, e vi ha introdotto l'allevamento transumante. Proprio per difendere i pascoli, nella zona furono edificati castelli e borghi fortificati, i pendii vennero sottoposti a diboscamento per far spazio al pascolo e nell'area fu creata una fitta rete di tratturi. Tra le due guerre mondiali la crisi della pastorizia provocò l'abbandono delle montagne. § I prodotti tipici dell'area sono vari tipi di pecorino, tra cui quello di Farindola, preparato con caglio di maiale, e alcuni salumi, come la salsiccia di fegato e il guanciale amatriciano.

Flora e fauna

Foreste di querce, castagni e faggi ricoprono il versante adriatico dei monti della Laga, insieme a tigli, aceri, tassi e ad abeti bianchi. Il mirtillo forma in mezzo ai boschi e ai pascoli d'alta quota una vera e propria brughiera. Tra gli endemismi si segnalano la viola della Maiella, la stella alpina dell'Appennino, il genepì appenninico, l'adonide gialla e diverse specie di sassifraga. Popolano il parco il camoscio d'Abruzzo (reintrodotto con un progetto iniziato nel 1998), il cervo, il capriolo, il lupo, l'orso bruno marsicano, la martora, il gatto selvatico, la faina, l'istrice, e varie specie di roditori, come l'arvicola delle nevi, le cui origini risalgono all'epoca glaciale. I principali rappresentanti dell'avifauna sono il fringuello alpino, la coturnice, il corvo imperiale, il gracchio alpino e quello corallino. Tra i rapaci si possono avvistare l'aquila reale, l'astore, il falco pellegrino, il lanario e il gufo reale. Tra i rettili si ricordano la vipera dell'Orsini, che vive nelle praterie ad alta quota, il colubro di Esculapio e la coronella austriaca.

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