Anzòla dell'Emìlia

comune in provincia di Bologna (13 km), 38 m s.m., 36,24 km², 10.373 ab. (anzolesi), patrono: santi Pietro e Paolo (29 giugno).

Centro nella pianura tra il fiume Reno e il torrente Samoggia, sulla via Emilia. Vi sono state rinvenute due tombe di età villanoviana e tracce di un abitato etrusco. Appartenne alla Chiesa bolognese a cui la confermò Federico II (1220); fu più volte occupato e devastato specie durante le guerre tra Bologna e i Visconti.§ Una torre è l'unica traccia del castello medievale in cui fu rinchiuso re Enzo, figlio di Federico II, fatto prigioniero nella battaglia di Fossalta (1249). La parrocchiale secentesca ha un fonte battesimale romanico con rilievi. La chiesa di Santa Maria in Strada, già parte di un'antica abbazia, fu rifatta nel Settecento e conserva dipinti di Vincenzo Spisanelli, Giovan Francesco Gessi, Giacomo Cavedoni e Gaetano Gandolfi.§ Il trasferimento di imprese dall'area urbana bolognese verso i comuni limitrofi ha favorito lo sviluppo dell'industria (arredamento, bigiotteria, carta, imballaggi, manufatti in cemento, meccanica, lavorazione dei metalli e del legno, maglieria, elettronica e gomma). Alla tradizionale specializzazione zootecnica (bovini, suini e polli) si affiancano le coltivazioni di frumento, barbabietole, frutta e ortaggi.