Atrèo, Tesòro di-

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nome con cui si è soliti indicare (da H. Schliemann che la scavò per primo nel 1874-76) la tomba, detta anche “di Agamennone” (ca. 1250 a. C.), figlio di Atreo, rinvenuta nella parte bassa della città di Micene. Delle nove tombe a thólos di Micene è quella meglio realizzata e la più grande (diametro della camera rotonda: 14,50 m; altezza della cupola: 13,20 m; lunghezza del drómos: 36 m, larghezza: 6 m). La copertura, la cui curvatura inizia dal pavimento in terra battuta, consiste in trentaquattro strati di blocchi squadrati, sporgenti all'interno. Una cameretta laterale quadrata è ricavata dalla roccia. La facciata, architravata da un enorme monolito (120 t), era decorata da cornici intagliate, da due semicolonne a cono rovesciato in pietra verde, scolpite a motivi geometrici, e da grandi tori in rilievo (le decorazioni si trovano ora al British Museum di Londra). All'interno furono ritrovate diverse suppellettili.

A. J. B. Wace, Mycenae, Princeton, 1949 (con bibliografia); G. E. Mylonas, Mycenae, Atene, 1970; O. Pelon, Tholoi, Tumuli et cercles funéraires, Parigi, 1976.

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