Bòlgi, Andrèa, detto il Carrarino

scultore italiano (Carrara 1605-Napoli 1656). Fu allievo di P. Tacca a Firenze, dove la tradizione plastica, legata al michelangiolismo, lo tenne lontano, prima dell'incontro con G. L. Bernini, dalle innovazioni barocche. Con Tacca collaborò all'esecuzione dei Quattro Mori (base del monumento a Ferdinando I a Livorno). A vent'anni si trasferì a Roma, dove, oltre a essere aiuto del Bernini nei lavori per il mausoleo di Cristina di Svezia e per quello della contessa Matilde, scolpì una statua colossale di S. Elena (S. Pietro in Vaticano). Trasferitosi a Napoli, vi eseguì tombe e busti notevoli, diffondendo un moderato berninismo.

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