Banca Commerciale Italiana

(COMIT) Istituto di credito costituito nel 1894 sotto forma di società anonima, si sviluppò rapidamente nel giro di pochi anni partecipando in larga misura al finanziamento d'imprese industriali (elettriche, meccaniche, chimiche, tessili) ed espandendo la sua attività anche all'estero. Nel 1920, in seguito al tentativo compiuto dai fratelli Perrone della Ansaldo di acquisire il controllo della banca, i maggiori azionisti costituirono il Consorzio Mobiliare Finanziario (Comofin) con il compito di difendere la maggioranza del suo capitale azionario. Nel 1931, trovatasi in gravi difficoltà in conseguenza delle sovvenzioni concesse a numerose industrie colpite dalla grande crisi del 1929 e in gran parte da essa stessa controllate, la COMIT cedette il suo portafoglio azionario alla Sofindit (Società Finanziaria Industriale Italiana) da essa creata (e successivamente liquidata). Passata sotto il controllo dell'IRI nel 1934, la banca fu dichiarata nel 1938 banca d'interesse nazionale con attività limitata all'esercizio del solo credito ordinario. Nel 1994, nell'ambito di un ampio processo di privatizzazione delle aziende a partecipazione statale, la Banca Commerciale Italiana si è trasformata in public company. Partecipa all'esercizio del credito a medio termine tramite Mediobanca. Nel 1997 la COMIT ha acquistato una partecipazione nella Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli. L'anno seguente ha acquisito il controllo della Central-European International Bank di Budapest e del Banco América do Sul di San Paolo del Brasile. Nel 1999 è stata oggetto di un'Offerta pubblica di scambio (OPS) da parte di Banca Intesa con la quale si è fusa nel 2001 dando vita al gruppo bancario Intesa BCI.

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora