Bassano del Grappa

Indice

comune in provincia di Vicenza (36 km), 129 m s.m., 46,82 km², 42.407 ab. secondo una stima del 2007 (bassanesi), patrono: san Bassiano di Lodi (19 gennaio).

Generalità

Cittadina dell'alto Vicentino, posta in bella posizione allo sbocco del canale del fiume Brenta nella pianura, ai piedi del monte Grappa e dell'altopiano dei Sette Comuni. La recente grande espansione ha lasciato intatto il centro storico, che ha conservato compattezza e caratteri urbanistici originari. Lo sviluppo si è concentrato alla sinistra del fiume e lungo le strade di grande comunicazione, in particolare verso Trento a NE, Padova a S e Montebelluna a E.

Storia

I primi insediamenti sono testimoniati dai resti della necropoli di San Giorgio di Angarano, in cui sono venuti alla luce manufatti risalenti ai sec. XI-IX a. C. La colonizzazione romana risale al sec. II a. C.; all'appoderamento romano (fundus Baxianus) è legato probabilmente il nome della città, citata per la prima volta nel 901 quale feudo dei vescovi di Vicenza. Passata nel 1147 al comune di quella città, nel 1175 fu ceduta agli Ezzelini. Durante il periodo ezzeliniano venne costruita una prima cinta muraria, che trasformò la città in un avamposto strategico di primaria importanza. Disputata, alla caduta degli Ezzelini (1259), tra Vicenza, Padova e Treviso, cercò inutilmente di acquistare autonomia. Passata agli Scaligeri (1320-38), ai Veneziani (1338-39), ai Carraresi (1339-88), a Gian Galeazzo Visconti, nel 1404 si consegnò spontaneamente alla Serenissima ottenendone speciali statuti e privilegi.Nel 1413 subì l'assedio degli imperiali e tra il 1509 e il 1513 fu coinvolta nel conflitto che oppose Venezia alla Lega di Cambrai. Innalzata a città nel 1760, fu teatro di uno scontro tra Napoleone e gli austriaci durante la prima campagna d'Italia (1796). Passata agli Asburgo con il Trattato di Campoformido (1797), nel 1815 entrò a far parte del Lombardo-Veneto; divenne italiana nel 1866 e durante la prima guerra mondiale subì numerosi bombardamenti. Attivo centro della resistenza antinazista, durante la seconda guerra mondiale fu teatro di gravi eccidi e venne insignita della medaglia d'oro al valor militare.

Arte

La città, caratterizzata dall'affascinante ambiente dell'intatto nucleo antico, ha case a portici di tipo veneto del sec. XVI, spesso esternamente affrescate, e palazzi barocchi (di pregio sono villa Rezzonico e palazzo Sturm), con parchi e giardini (giardino Parolini). I bastioni e i ponti offrono splendide prospettive sulla città, sul fiume e sui monti. Dipinti di scuola veneta si trovano nelle chiese (in particolare in quelle gotiche di San Francesco e San Donato). Il monumento più noto è il ponte Vecchio, ponte coperto sul Brenta citato nel 1209, ripetutamente distrutto e ricostruito in legno nelle forme originarie (1569, su disegno del Palladio, 1750, 1821, 1948).

Musei

Situato nell'ex convento dei minori, un'importanza particolare riveste il Museo Civico, che comprende una sezione archeologica, una pinacoteca con, tra le altre, molte opere di Jacopo Bassano, che qui nacque (ca. 1515-1592), e di altri della famiglia, e inoltre sculture, gessi, disegni, stampe e bozzetti (tra cui numerosi quelli di Antonio Canova) e importanti collezioni naturalistiche. La Biblioteca conserva ca. 100.000 volumi, codici, manoscritti e incunaboli (importante è l'epistolario canoviano). Interessante la raccolta Remondiniana, che comprende oltre 10.000 stampe lasciate dai Remondini, editori che tra i sec. XVII e XIX monopolizzarono la produzione di stampe popolari. Il Museo della grappa ripercorre la storia della distillazione della grappa attraverso un percorso didattico.

Economia

L'industria, fiorente nei settori meccanico, calzaturiero, cartario, edile e dell'oreficeria, si è formata sviluppando lavorazioni artigianali di antico impianto (metalli, tessitura, mobili d'arte). Rilevanti la lavorazione della ceramica artistica (la città è un importante centro di produzione di maioliche) e la distillazione della grappa. In crescita il comparto alimentare, legato a una produzione agricola di gran pregio (tra cui spicca l'asparago bianco). Notevole centro logistico e commerciale, la città è anche frequentata meta di turismo culturale ed escursionistico.

Curiosità

In estate la città ospita l'Operaestate Festival, una nutrita rassegna di musica (classica, lirica, jazz), teatro, danza e cinema. Alberto Sordi vi girò alcune scene del film Il comune senso del pudore (1976).

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