Bedizzòle

Indice

comune in provincia di Brescia (17 km), 184 m s.m., 26,39 km², 9320 ab. (bedizzolesi), patrono: santi Ermolao e Acacio Martiri (8 maggio).

Centro situato nella media valle del fiume Chiese. Di origine romana, come rivelano iscrizioni rinvenute nel territorio, vide prevalere la frazione di Pontenove che, sorta sulla strada romana che univa Brescia a Verona, in epoca medievale acquisì notevole importanza. Successivamente fu soppiantata dalla frazione di Piazza, dotata di un massiccio castello, che nel 1485 sostenne vittoriosamente l'assedio delle milizie aragonesi, ma nel 1512 venne espugnato dalle truppe francesi di Gaston de Foix.§ A Piazza, del castello medievale restano la torre rettangolare e i torrioni angolari circolari; la parrocchiale di Santo Stefano, Ermolao e Acacio, ricostruita nel Settecento, custodisce opere dei sec. XVI-XVIII, tra cui sculture di Antonio Calegari e dipinti di Pietro Marone, Andrea Celesti e Ludovico Gallina.§ L'industria è attiva nei settori calzaturiero, tessile, cartario (cartone ondulato), metallurgico (lavorazione del peltro), dell'abbigliamento (calze), della plastica e dei materiali da costruzione (calcestruzzo, sabbie e ghiaia). Tradizionale è l'attività artigianale di costruzione di botti in cemento e in vetroresina. Per quanto riguarda l'agricoltura, le coltivazioni viticole sono praticate nella parte collinare del territorio, mentre in pianura prevalgono i cereali e gli ortaggi. È diffuso anche l'allevamento (bovini, pollame e conigli).

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