Bellano (Vellano), Bartolomèo

scultore italiano (Padova ca. 1434-ca. 1497). Formatosi nell'ambiente artistico padovano, visse per qualche tempo a Firenze, dove collaborò con Donatello ai pulpiti di S. Lorenzo. Ritornato a Padova, con il discepolo Andrea Briosco detto il Riccio continuò i modi dell'arte donatelliana (monumenti in bronzo a Pietro Roccabonella nella chiesa di S. Francesco, formelle bronzee nella basilica di S. Antonio). Notevole, fra le opere in marmo, il grande armadio per le reliquie, con statue a tutto tondo e rilievi, tra cui il Miracolo della mula (basilica di S. Antonio, Padova), dove lezione donatelliana e pacato espressionismo delle figure si sposano nell'architettura che le rinserra.

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