Benediktsson, Einar

poeta islandese (Elliđavatn, Reykjavík, 1864-Herdisarvik 1940). Dopo aver studiato legge a Copenaghen, tornò in patria e si dedicò per qualche tempo alla politica e alla magistratura. Dal 1907 visse più all'estero, specie in Inghilterra, che in patria; tornato in Islanda nel 1930, profondamente ammalato, si stabilì in una fattoria solitaria. La sua opera poetica, influenzata dal pensiero di Brandes e di Nietzsche, comprende cinque volumi di versi simbolisti: Storie e poemi (1897), Acque calme (1906), Onde (1913), Flutti (1921), Cavità erbose (1930). La sua lirica, intellettualistica e visionaria nello stesso tempo, è pervasa da un sentimento panteistico della natura.

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