Còngo (fiume)

(o Zaire), fiume dell'Africa equatoriale, tributario dell'Oceano Atlantico, uno dei maggiori del mondo per lunghezza (4200 km) e il secondo, dopo il Rio delle Amazzoni, per ampiezza di bacino (3.690.000 km²) e portata di acqua, calcolata in 75.000 m3/s alla foce. "Per la cartina del bacino del fiume vedi il lemma del 6° volume." Il Congo "La cartina geografica del bacino del fiume è a pag. 155 del 7° volume." è caratterizzato da un regime relativamente regolare di tipo pluviale, dovuto al fatto che i suoi affluenti drenano delle regioni situate da una parte e dall'altra dell'Equatore; durante il solstizio boreale, le piogge gonfiano gli affluenti di destra, mentre quelli di sinistra sono in magra e viceversa durante il solstizio australe. La corrente del fiume è così forte da addolcire le acque dell'Atlantico per una ventina di chilometri al largo della foce; il fiume ha inoltre scavato sul fondo oceanico uno dei maggiori canyons sottomarini del mondo, lungo 230 km. Il Congo nasce, col nome di Lualaba, a 1420 m s.m., dalla Catena dei Mitumba, al confine tra la Repubblica Democratica del Congo sudorientale e la Zambia, si dirige verso N e, dopo aver ricevuto da sinistra vari affluenti, tra cui il Lubudi, forma il lago Upemba. Più a valle, presso Ankoro, riceve da destra il fiume Luvua (conosciuto nel suo alto corso col nome di Luapula e da alcuni autori ritenuto il ramo sorgentifero orientale del Congo), che vi sfocia dopo aver formato una serie di cascate nell'attraversare la Catena dei Mitumba e che lo arricchisce dell'apporto delle acque dei laghi Moero e Bangweulu. Proseguendo verso N, il Lualaba riceve numerosi altri tributari, quali il Lukuga, emissario del Lago Tanganica, l'Elila e l'Ulindi. Dopo Ubundu (ex Ponthierville), giunto all'altezza dell'Equatore, nell'attraversare una soglia di graniti e arenarie, precipita per ca. 60 m, formando sette gradini, le cascate Stanley (odierne Boyoma Falls) e, bagnata la città di Kisangani (ex Stanleyville), piega bruscamente a W; termina qui l'alto corso del fiume, che assume ora il nome definitivo di Congo e che si presenta come un grandioso corso d'acqua navigabile tutto l'anno per oltre 1700 km. Esso descrive un ampio arco a cavallo dell'Equatore, assumendo, in virtù della scarsa pendenza del terreno, un aspetto solenne e maestoso. Arricchito del copioso apporto dei fiumi Lindi, Aruwimi, Itimbiri, Oubangui (Ubanghi) e Sangha da destra, Lomani, Lulonga e Kasai da sinistra, il Congo si allarga considerevolmente (15-20 km) suddividendosi spesso in vari bracci, finché si espande in una sorta di bacino lacustre (lo Stanley Pool, odierno Pool Malebo) sul quale si affacciano le città di Kinshasa e di Brazzaville. Costretto a restringersi e a scavarsi un angusto passaggio attraverso i rilievi costieri, il fiume scende infine all'Atlantico con una serie di 32 rapide, note col nome di cascate di Livingstone, superando in breve tratto un dislivello di 275 m. A Matadi ha inizio il suo vasto estuario, nuovamente navigabile e lungo ca. 160 km. Il Congo costituisce, con i suoi affluenti, una via navigabile interna di enorme importanza, che si sviluppa per 14.500 km, interrotta però sovente da cascate e rapide. Sul fiume, il tratto più importante è quello da Kisangani a Kinshasa (1724 km); sono frequentati anche i tratti Ubundu-Kindu (310 km), Kibombo-Kasongo (110 km) e Kongolo-Bukama (565 km). Le cascate di Livingstone, che interrompono la navigazione, sono aggirate con una ferrovia. Sul piano dello sfruttamento del potenziale idroelettrico, il Congo offre notevoli possibilità, in quanto le numerose rapide e cascate favoriscono la costruzione di dighe; l'unico grande progetto realizzato è quello di Inga, su una delle cascate di Livingstone, dove è in funzione una centrale con una potenza di 1.770.000 kW. § La foce del fiume Congo fu scoperta nel 1482-83 dal portoghese Diogo Cão e da questi denominato Zaire (corruzione della forma locale Zadi, grande fiume). Solo quattro secoli più tardi il corso del fiume fu esplorato da H. M. Stanley, che lo ridiscese interamente negli anni 1874-77.

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