Calvatóne

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comune in provincia di Cremona (36 km), 29 m s.m., 13,47 km², 1248 ab. (calvatonesi), patrono: san Biagio (3 febbraio).

Centro situato alla destra della confluenza dei fiumi Chiese e Oglio. È il romano Bedriacum (situato sull'antica via Postumia) nel cui territorio ebbero luogo nel 69 le due battaglie tra Otone e Vitellio e tra i seguaci di Vitellio e Vespasiano, futuro imperatore. Distrutto dal passaggio degli Unni, in età medievale appartenne ai vescovi e poi alla città di Cremona, che lo fortificò; nel sec. XIV divenne feudo dei Bellotti, poi dei Sanseverino (sec. XV) e infine dei Picenardi (sec. XVIII). § Scavi archeologici hanno permesso di ricostruire l'aspetto dell'antico centro romano e la sua topografia: tra i reperti la famosa statua bronzea raffigurante la Vittoria (sec. II), esposta a Berlino. Dell'antica fortezza trecentesca non restano che pochi ruderi. § L'economia si basa in prevalenza sull'agricoltura (estese coltivazioni di cereali, di barbabietole da zucchero e foraggi per l'allevamento bovino), cui si affiancano aziende attive nei settori tessile (filati, calze, maglierie, abbigliamento e accessori), dell'arredamento e dei serramenti. § Nei dintorni, a Vho, sorge la villa Magio-Trecchi, eretta alla fine del Settecento in stile neoclassico, con un grande salone centrale che occupa entrambi i piani. L'Oasi delle Bine, nell'area formatasi in seguito alla deviazione artificiale dell'Oglio nel sec. XIX, preserva un ambiente naturale palustre.

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