Canale

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comune in provincia di Cuneo (69 km), 193 m s.m., 18 km², 5215 ab. (canalesi), patrono: san Vittore (ultimo giovedì di luglio).

Centro dell'Albese, situato nell'alta valle del torrente Borbore, poco a monte della sua confluenza con il rio di Canale. Di antica origine, fu donato al vescovo di Asti (1065) da Adelaide di Susa; appartenne successivamente ai conti di Biandrate (1162), ad Asti (1290), ai Visconti e infine ai Roero, che nel 1512 lo alienarono ai Malabaila di Castellinaldo. § All'epoca medievale risalgono la torre, ora campanile della chiesa barocca di San Giovanni, e alcune case nell'antico borgo. Il castello dei Malabaila fu rifatto nel sec. XVI e più volte rimaneggiato. Di notevole interesse le chiese barocche di San Vittore, con facciata curvilinea, di San Bernardino e di San Giovanni, con facciata a due ordini divisa da colonne binate e da lesene. Nella parte alta dell'abitato è la chiesa del convento di San Francesco, che custodisce un altare maggiore di particolare interesse e un pregevole coro ligneo. § Le principali risorse economiche derivano dalla produzione di frutta (pere e pesche, cui è legata una fiera in estate) e di vini pregiati (Canale è sede dell'Enoteca regionale del Roero). Particolarmente sviluppata è l'industria, attiva nei settori meccanico, tessile, alimentare, dei materiali per l'edilizia, dei serramenti, delle arti grafiche e della lavorazione del legno (mobilifici).

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