Capriòlo, Pàola

scrittrice italiana (Milano 1962). Ha esordito nel 1988 con La grande Eulalia, una raccolta di racconti lontani dalla contemporaneità, legati al mistero di luoghi magici e atemporali. Lo stesso rigoroso esercizio della finzione si ritrova nel secondo romanzo, Il nocchiero (1989), sospeso in una dimensione visionaria, percorsa a tratti da una fosca ineluttabilità, e nei successivi Il doppio regno (1991) e Vissi d'amore (1992). Il successivo romanzo, La spettatrice (1995), è ambientato nel mondo del teatro di prosa e la vicenda ruota attorno a una rappresentazione del Don Giovanni di Molière; mentre Un uomo di carattere (1996) è la storia di un giovane pittore dilettante affascinato da un vecchio giardino abbandonato, divenuto un intrico selvaggio che rievoca sensazioni segrete di remoti paesaggi romantici. In Barbara (1998) viene narrata senza retorica una toccante storia d'amore. Il sogno dell’agnello (1999), invece, è un esperimento narrativo ambizioso che rimanda all'Apocalisse di Giovanni. Con Una di loro (2001) la Capriolo ha tratteggiato, spesso con ricorso a simboli, la figura di un professore di estetica alla ricerca di un posto isolato per terminare un suo saggio. Nel 2003 ha pubblicato Qualcosa nella notte, rielaborazione del Gilgamesh, il poema della civiltà sumerica e nel 2006 è uscito Rilke, biografia di uno sguardo. A conferma della poliedricità dei suoi interessi, ha inoltre pubblicato la raccolta di fiabe La ragazza dalla stella d'oro (1991), il saggio critico L'assoluto artificiale (1996), sulle teorie estetiche del poeta espressionista Gottfried Benn. Nel 2013 ha pubblicato L'ordine delle cose e nel 2015 Mi ricordo. Tra gli ultimi libri compaioni Partigiano Rita (2016), Le Olimpiadi del coraggio (2017), Rita Levi Montalcini: una vita per la conoscenza (2017) e Avventura di un gatto viaggiatore. Dai Grigioni alla Grecia (e ritorno) (2017). 

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