Caro, Anthony

scultore inglese (Londra 1924-2013). Abbandonati gli studi in ingegneria a Cambridge, si è iscritto al Regent Street Polytechnic e poi alla Royal Academy di Londra. Tra il 1951 e il 1953 ha lavorato con H. Moore, che ha esercitato su di lui una certa influenza. Sul finire degli anni Cinquanta l'opera di Caro mostrava delle analogie con quella di K. Armitage e di B. Meadows e la tendenza alla sovradimensione, quasi che l'autore volesse esprimere sensazioni attraverso la massa, il peso e la gravità. L'incontro con il critico americano C. Greensberg, nel 1959, lo ha indotto a ricercare nuovi elementi creativi; l'occasione è stato il soggiorno di due mesi per una borsa di studio negli USA durante il quale Caro ha incontrato, tra gli altri, K. Noland e D. Smith. Al rientro in patria, Caro ha dato inizio a una serie di sculture in cui sono abbinate geometrie cubiste e acciaio dipinto, con l'effetto di masse senza peso e di colori sensuali (Mezzogiorno, 1960, New York, Museum of Modern Art; Omaggio a David Smith, 1966, Washington, collezione privata). Dal 1954 al 1974 ha tenuto un corso presso la St.-Martin School of Art di Londra, che ha dato vita al gruppo artistico “New Generation” (dal nome della mostra che si era tenuta nel 1965 a Londra, alla Whitechapel Art Gallery). Lo stile adottato nella realizzazione delle sue sculture lo ha collocato fra i minimalisti delle “strutture primarie”; ciononostante Caro preferisce riconoscersi più vicino alle teorie costruzioniste di Picasso e di D. Smith (Metà e metà, 1981; New York, André Emmerich Gallery).

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