Carpinéti

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comune in provincia di Reggio nell'Emilia (44 km), 562 m s.m., 89,52 km², 3956 ab. (carpinetani), patrono: san Prospero (24 novembre).

Centro nell'Appennino Reggiano, nell'alto bacino del torrente Tresinaro. Citato fin dal sec. X, appartenne nel sec. XI a Matilde di Canossa. Ebbe in seguito diversi signori, tra i quali i da Fogliano che la tennero fino al 1412, quando passò agli Estensi. § Su un colle panoramico rimane il castello medievale, residenza preferita dalla contessa Matilde, con l'annessa chiesa di Sant'Andrea, restaurata dopo la seconda guerra mondiale. Risalgono al Medioevo anche la chiesa di Santa Caterina, l'oratorio di San Vitale e l'abbazia benedettina di Marola, trasformata e restaurata nei secoli successivi. Il castello di Bebbio fu eretto agli inizi del sec. XV. In tutto il territorio sono presenti numerose case-torri (sec. XV-XVII). § All'agricoltura (uva, cereali, foraggi) si affiancano l'allevamento di bovini da carne e da latte (per il parmigiano reggiano) e di suini (per i salumi), e l'artigianato. Attivo il turismo escursionistico ed estivo, con notevole ricettività in agriturismo; L'industria opera nei settori elettronico, meccanico ed estrattivo (cave di argilla con collegate industrie ceramiche).

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