Casatenòvo

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comune in provincia di Lecco (21 km), 359 m s.m., 12,66 km², 11.884 ab. (casatesi), patrono: san Giorgio (terza domenica di luglio).

Centro della Brianza, posto tra i fiumi Lambro e Adda. Di origine romana, citato per la prima volta nell'867, ebbe signori propri, i Casati. Compreso nel Contado della Martesana e munito di castello, fu coinvolto nelle lotte tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia e devastato dagli Sforza (sec. XV). Nel 1626 si riscattò dall'infeudazione spagnola, ma nel 1692 tornò ai Casati. § La grandiosa parrocchiale di San Giorgio (1808-23), opera di Carlo Amati, ha forme neoclassiche. L'oratorio di Santa Giustina, rifacimento del sec. XV, in posizione panoramica, presenta un campaniletto romanico e affreschi dei sec. XV-XVI. Sulla strada per Casatevecchio si trova la chiesa di Santa Margherita (rifatta nel 1462), già parte di un monastero benedettino soppresso, che conserva nell'abside affreschi quattrocenteschi. Ottocentesca è la villa Casati, con loggiato a tre luci. § L'industria è assai sviluppata soprattutto nei settori alimentare (latte e formaggi), metalmeccanico, tessile, delle materie plastiche, dell'arredamento e dell'abbigliamento. È inoltre praticato l'allevamento, in particolare quello avicolo; ha grande importanza il commercio.

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