Chamoiseau, Patrick

scrittore antillano di lingua francese (Fort-de-France, Martinica, 1953). Il suo primo romanzo, Chroniques des sept misères (1986, Cronaca delle sette miserie) è al tempo stesso novella, parabola e leggenda e racconta la storia della gente che vive nella capitale della Martinica, Fort-de-France. Chamoiseau si sente il depositario di una tradizione e di una cultura orale che vuole consegnare all'eternità attraverso la scrittura. È parlando della cultura “popolare” delle isole caribiche che Chamoiseau spera di combattere contro l'annientamento dovuto all'avanzata del modernismo. Su questo filo conduttore si muovono anche Solibo le Magnifique (1988; Solibo il magnifico) e Antan d’enfance (1991; Un tempo nell'infanzia), primo volume dei ricordi dell'infanzia martinicana dello scrittore, a cui farà seguito Chemin d’école (1994, Cammino di scuola). Insignito del premio Goncourt per il romanzo Texaco (1992), un lavoro di grande fascino tutto teso a rinforzare l'idea fondamentale di salvaguardare il patrimonio di una cultura minacciata senza per questo opporsi a priori al francese, nel 1994 pubblica il volume illustrato (le foto sono di R. Hammadi) Guyane: traces-mémoires du bagne, cui fanno seguito, nel 1997, due testi sul tema della dominazione e della schiavitù (il romanzo L’esclave vieil homme et le molosse e il saggio Ecrire en pays dominé), Elmire des sept bonheurs: confidences d’un vieux travailleur de la distillerie Saint-Etienne (1998), un racconto illustrato dalle fotografie di J.-L. de Laguarigue e Biblique des derniers gestes (2002). Altre opere: Une enfance créole 3 (2005), Un dimanche au cachot (2007).

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