Champaigne, Philippe de-

pittore francese (Bruxelles 1602-Parigi 1674). Dopo aver frequentato gli ateliers di Bruxelles, nel 1621 si trasferì a Parigi, dove conobbe Poussin. Il suo orientamento verso forme di composizione più controllate sia nel disegno sia nel colore coincise con le scelte classiciste della corte francese e ciò gli consentì un facile inserimento in tale ambiente nel 1628, succedendo poi nella carica di primo pittore a N. Duchesne. Questo periodo è segnato da opere di altissimo livello (Ritratto di Luigi XIII incoronato dalla Vittoria, Parigi, Louvre; pitture per il convento delle Carmelitane di rue St.-Jacques; cartoni per le tappezzerie della cattedrale, Parigi, Louvre; Ritratto di Richelieu, Londra, National Gallery). Per Richelieu lavorò dal 1636 al 1642 (decorazioni al Palais Royal e nella cupola della cappella della Sorbona). Nei ritratti di questo periodo l'artista è fedele al modello di Rubens, bloccando tuttavia i personaggi in fissità di pose scultoree. Nel 1643 entrò in contatto con i giansenisti di Port Royal e questa adesione si riflette profondamente sulla sua ricerca tesa a ottenere un'estrema purificazione della forma attraverso una severità del modellato e del colore. In questa nuova tensione morale Champaigne produsse alcuni capolavori: dalla Crocifissione (Louvre) in cui la croce, drammaticamente isolata, si contrappone a una Gerusalemme che sullo sfondo diventa simbolo, all'Ex voto (1662, Louvre), con le due monache immobili in un'atmosfera di toni grigi e bianchi esaltati nella loro castigatezza dal rosso delle croci. "Per approfondire Vedi Gedea Arte vol. 7 pp 316-317" "Per approfondire Vedi Gedea Arte vol. 7 pp 316-317" .

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