Chiòggia

Indice

comune in provincia di Venezia (63 km), 2 m s.m., 185,19 km², 50.862 ab. secondo una stima del 2007 (chioggiotti), patrono: santi Felice e Fortunato (11 giugno).

Generalità

Città situata nel settore meridionale della Laguna Veneta. L'abitato si raccoglie su un insieme di isole a SW del porto chioggiotto, una delle tre aperture sul cordone litoraneo che mettono in comunicazione la laguna con il mare aperto. Sul lido sabbioso, che dal porto della città si estende verso S, si trova la stazione balneare di Sottomarina, collegata con Chioggia mediante un lungo viadotto stradale gettato sulla laguna. Il centro storico conserva la caratteristica pianta a spina di pesce, con un'arteria principale ove si innestano, numerose e strette, le vie radiali affiancate da canali paralleli. È sede vescovile.

Storia

La leggenda colloca la nascita della città al secondo millennio a. C. Non si hanno notizie, tuttavia, né di questa, né della città romana (Plinio il Vecchio descrive un canale artificiale, fossa Clodia, nella sua Historia Naturalis) distrutta durante le invasioni barbariche. Risorta nel sec. VII, fu centro importante in età medievale, noto per le sue saline nel sec. XI e sede vescovile, trasferita qui da Malamocco, nel 1110. Fu teatro finale della violenta guerra che nel 1381 vide prevalere Venezia su Genova; per le devastazioni genovesi, la città non riuscì più a riacquistare l'antica prosperità. Seguì poi le vicende della Serenissima, insorgendo contro gli austriaci nell'Ottocento e appoggiando l'effimera Repubblica di Venezia proclamata da Daniele Manin (1848).

Arte

La città, di forma rettangolare, è attraversata longitudinalmente da N a S dal canale della Vena, attraversato da nove ponti e fiancheggiato da “fondamenta” con portici e palazzi e dal corso del Popolo, parallelo al canale. Una fitta serie di strette vie, le “calli”, si dispone in senso ortogonale a queste due arterie. Le case, le chiese e i palazzi di maggior interesse sono tutti di tipo veneziano. Sul fianco del duomo, opera di Baldassarre Longhena (sec. XVII) che conserva il campanile trecentesco, si apre la piazza Vescovile, delimitata da una balaustra settecentesca adorna di statue. Altri notevoli edifici sono il Granaio (del 1322, restaurato nel sec. XIX), la chiesa di San Martino (1392), che conserva un polittico di Paolo Veneziano, l'ottocentesco Palazzo Comunale, le chiese di Sant'Andrea (sec. XVIII), della Santissima Trinità (sec. XVI, rifatta nel XVIII) e di San Giacomo. La chiesa di San Domenico, duecentesca ma più volte rimaneggiata fino al Settecento, conserva un San Paolo del Carpaccio (1520).

Economia

Nell'economia le voci più importanti sono la pesca (attività tradizionale anche se non più fiorente) e il traffico commerciale marittimo (in particolare, importazione di carbone ed esportazione di laterizi). Rilevante è il comparto turistico, specialmente nella frazione di Sottomarina, frequentata località balneare. Importanti sono le attività industriali legate alla lavorazione e alla conservazione del pesce e quelle meccaniche, dell'abbigliamento, del legno e dei materiali da costruzione. Tuttora praticato è l'artigianato dei merletti; l'agricoltura è rivolta alla coltivazione di ortaggi.

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