Déon, Michel

scrittore francese (Parigi 1919- Galway 2016). Dopo gli studi di legge, collabora a riviste come L'Action française e Marie-Claire. Rivelatosi con Adieux à Seila (1944) e soprattutto con Je ne veux jamais l'oublier (1950), si propone come maestro di vita a una generazione di giovani con la Lettre à un jeune Rastignac (1956), in cui contempera ambizione e vita felice, coraggio e sensibilità. Raggiunge il successo con Les poneys sauvages (1970), ricco di struggente nostalgia per i tradizionali valori occidentali ormai sconfitti, e si fa promotore, contro Sartre, Camus e Aragon, di una nuova letteratura di stampo stendhaliano. Nel 1973 vince il Grand Prix du roman de l'Académie française per il romanzo Un taxi mauve. Accademico di Francia dal 1978, pubblica lo stesso anno un'autobiografia, Mes arches de Noé, cui fanno seguito i racconti dei viaggi in Grecia (Le Balcon de Spetsaî, 1981), in Italia (Je vous écris d'Italie, 1984) e in Irlanda. Notevoli le confessioni di La montée du soir (1987) e di Un souvenir (1990). Tra le sue opere più recenti segnaliamo: Le prix de l’amour (1992), Ariane ou l’oubli (1992), Pages grecques (1993), Je me suis beaucoup promené (1995), Le flâneur de Londres (1995), Le cœur des grands (1996), Madame Rose (1998), Pages françaises, récits (1999), Taisez-vous… j'entends venir un ange (2001), Une affiche bleue et blanche (2002), Mentir est tout un art (2002), La Chambre de ton père (2004), Cavalier, passe ton chemin! (2005), Cahier Déon (2009), Journal (2009). 

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