Delianuòva

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comune in provincia di Reggio di Calabria (67 km), 600 m s.m., 21,04 km², 3584 ab. (deliesi), patrono: san Nicola di Bari (6 dicembre).

Centro situato in una conca aperta a S verso la piana di Gioia; è compreso nel Parco Nazionale dell'Aspromonte. Il comune fu costituito nel 1878 con l'unione di Paracorio e Pedavoli. I due borghi, di probabile origine magno-greca, a partire dal Medioevo furono casali di Santa Cristina, seguendone le vicende storiche. Vennero quasi completamente distrutti dal terremoto del 1783.§ La parrocchiale di San Nicola fu ricostruita in forme pseudorinascimentali dopo il sisma del 1783; conserva una statua della Madonna della Vestizione (fine del sec. XV o inizi del sec. XVI), attribuita ad Antonello Gagini, e un portacero pasquale ricavato da una colonnina di marmo, con capitello ornato da decorazioni bizantineggianti (sec. XII). A Paracorio, la grandiosa parrocchiale dell'Assunta, anch'essa di forme rinascimentali, custodisce una statua lignea di San Giuseppe di scuola siciliana del sec. XVIII. Della chiesa di San Giovanni e del convento basiliano di Santa Marina, danneggiati dal terremoto, sopravvivono alcuni resti.§ L'economia si basa sull'agricoltura (olive, ortaggi, agrumi e uva). È praticato lo sfruttamento dei vasti boschi (legname, funghi e castagne). L'artigianato locale produce tessuti confezionati con telai a mano, oggetti di ebanisteria, mobili e ceste e dolci tipici (torroni alla mandorla e al miele).Il territorio è ricco di sorgenti di acque minerali e di giacimenti di anfibolite, una pietra verde un tempo largamente usata per bassorilievi e ornamenti e ancora oggi lavorata da alcuni artigiani.

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