Druon, Maurice

scrittore francese (Parigi 1918-2009). Nipote dello scrittore Joseph Kessel, autore, con lo zio, delle parole del Canto dei partigiani, corrispondente di guerra, si è rivelato romanziere nella tradizione naturalistica francese nei grandi cicli di La fin des hommes (di cui il primo volume, Les grandes familles, ha vinto il premio Goncourt nel 1948) e dei Rois maudits (7 vol., 1955-77), in cui rivela magagne e turpitudini dei potenti. Di tendenze conservatrici, ha espresso le sue opinioni in vari saggi, tra cui Motions et maximes sur le pouvoir (1965) e La parole et le pouvoir (1974), prima di dedicarsi alla politica come deputato del Raggruppamento per la Repubblica (1978), lasciato nel 1981 per tornare alla saggistica con Réformer la démocratie (1982) e La culture et l'Ètat (1985). Successivamente ha pubblicato Lettre aux français sur leur langue et leur âme (1994) e, nello stesso anno, Mémoires de Zeus (1994). Membro dell'Académie Française dal 1966, ne è divenuto segretario perpetuo nel 1985; in tale veste, è stato incaricato del progetto ufficiale di riforma dell'ortografia francese, pubblicato nel 1990 e da molti giudicato troppo blando. Nel 2007 ha pubblicato Les Mémoires de Zeus.

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