Ecclesiàstico

libro deuterocanonico dell'Antico Testamento, di contenuto sapienziale. Nella traduzione greca dei Settanta ne è autore un certo Gesù, figlio di Sirach; il nome viene ripetuto nel testo ebraico alla fine, in 50,29. La composizione risale a ca. il 190 a. C., mentre la traduzione greca al 132, come si ricava dall'opera stessa. Unico tra i deuterocanonici, possediamo dell'Ecclesiastico la massima parte dell'originale ebraico. Tema dell'opera sono esortazioni, massime, regole di vita, che s'inseriscono nella sapienza proverbiale come la si trova nel Libro dei Proverbi. Contrariamente però a quanto affermato in quest'ultimo libro, la sapienza non consiste tanto nel timore di Yahwèh quanto nella “Legge di Mosè”. L'autore cioè sembra preoccupato di ricondurre la sapienza nel seno dell'ortodossia del proprio tempo.

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