Giambológna

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nome italianizzato dello scultore fiammingo Jean Boulogne o Jehan de Boulogne (Douai 1529-Firenze 1608). Dopo l'alunnato ad Anversa presso Jacques Dubroeucq, compì un viaggio di studio a Roma e si stabilì quindi a Firenze. Le sue prime opere appaiono legate al linearismo fiammingo ma, a contatto con le eleganze della scuola di Fontainebleau e l'intellettualismo dell'ambiente manieristico fiorentino, Giambologna giunse alla piena maturità stilistica. Superando in parte l'esasperato linearismo del primo Cinquecento, realizzò uno stile personale basato sulle forme ampie e tornite, che si contrappongono in un dinamismo spesso vorticoso, preannunziante già il barocco. Tra le sue opere maggiori, la Fontana del Nettuno (1563-66, Bologna, piazza del Nettuno), il vibrante Mercurio del Bargello (1564), il Ratto delle Sabine (1579-93) e l'Ercole e il Centauro (ambedue nella Loggia dei Lanzi a Firenze), il monumento equestre a Cosimo I (1587-94, Firenze, piazza della Signoria), S. Luca (1602, Firenze, Orsanmichele). La serie di piccoli bronzi per la decorazione di interni (per esempio gli Uccelli, eseguiti per la grotta della villa di Castello e ora al Museo del Bargello a Firenze) testimonia una vena di raffinato naturalismo realizzato con notevole spontaneità. 6 pp 104-106

Bibliografia

D. Dhanens, Jean Boulogne: Giovanni Bologna fiammingo, Bruxelles, 1956; M. Moriondo, L. Berti, Bronzetti italiani del Rinascimento, Firenze, 1962; J. Pope-Hennessy, Italian High Renaissance and Baroque Sculpture, Londra, 1963; G. B. Cairati, La fontana del Nettuno, Bologna, 1982.

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