Gigante, Giacinto

pittore e incisore italiano (Napoli 1806-1876). Fu allievo dapprima del tedesco W. Huber, paesista accademizzante, poi dell'olandese A. Pitloo, da cui fu indirizzato al gusto del paesaggio en plein air che informò la cosiddetta Scuola di Posillipo. Nel 1830 pubblicò la raccolta di litografie Vedute di Napoli e dintorni e nel 1846, al seguito dello zar di Russia in Sicilia, compose un Album di vedute dell'Isola. Buon disegnatore ed esperto colorista, produsse numerosissime opere, passando dai disegni alla litografia e all'acquaforte, dalla pittura a olio all'acquerello e alla mezza tempera (Pozzuoli, 1849, Milano, collezione Jucker; La cappella del Tesoro di S. Gennaro animata di popolo, 1863, Napoli, Galleria Nazionale di Capodimonte; Il giardino delle monache a Donnaregina, 1865, Napoli, Museo Nazionale di San Martino).

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