Greene, Graham

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romanziere inglese (Berkhampstead, Hertfordshire, 1904-Ginevra 1991). Educato a Oxford, collaborò come giornalista a The Times e come critico cinematografico allo Spectator. Durante la guerra fu membro del Foreign Office; viaggiò molto, soggiornando all'estero per lunghi periodi. Convertitosi al cattolicesimo, la componente religiosa diventò essenziale nei suoi libri favorendo un approfondimento psicologico dei personaggi, sempre insidiati dalle forze del male. I suoi numerosi romanzi, abilmente costruiti e ben scritti, sono di piacevole lettura e spesso si sono prestati a trasposizioni sullo schermo (quando addirittura non sono nati come sceneggiature, per esempio The Third Man, 1949, Il terzo uomo). Tra di essi Greene stesso distinse gli entertainments (romanzi di svago), il cui interesse deriva principalmente dagli elementi di suspense (A Gun for Sale, 1936, Una pistola in vendita; Our Man in Havana, 1958, Il nostro agente all'Havana; The Human Factor, 1978, Il fattore umano), dai romanzi più impegnati dove il problema etico viene analizzato nelle sue ripercussioni spirituali: The Power and the Glory (1940; Il potere e la gloria), The Heart of the Matter (1948; Il nocciolo della questione), The End of the Affair (1951; La fine dell'avventura), The Quiet American (1953; La tranquilla America), The Comedians (1966; I commedianti), The Honorary Consul (1973; Il console onoraio), Lord Rochester's Monkey (1974; La scimmia di Lord Rochester), The Tenth Man (1984; Il decimo uomo), The Captain and the Enemy (1987; Il capitano e il nemico). Ricordiamo inoltre due volumi autobiografici, A Sort of Life (1971; Una specie di vita) e Ways of Escape (1980; Vie di scampo).

J. Atkins, Graham Greene, Londra, 1957; D. Pryce-Jones, Graham Greene, Edimburgo, 1963; P. Bertinetti, G. Volpi, Effetto Greene, Roma, 1990.

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