Guglionési

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comune in provincia di Campobasso (83 km), 369 m s.m., 100,73 km², 5156 ab. (guglionesani), patrono: sant’ Adamo (3 giugno).

Centro situato su un colle in bella posizione panoramica sulle valli del torrente Sinarca e del fiume Biferno e sull'Adriatico. Fondato intorno al sec. V, fu devastato dai Saraceni nel sec. IX. Nel 1060 venne conquistato da Roberto il Guiscardo, che lo fortificò. Distrutto da Lotario II nel sec. XII, in età normanna fu possesso dei conti di Loritello (Rotello). Visse un periodo di splendore sotto Giovanna Durazzo, passando poi a diversi signori, tra cui, ultimi, i D'Avalos. § Il centro storico, che si sviluppa a ventaglio sulla sommità del colle, conserva bei palazzi signorili. Di notevole importanza sono le chiese di San Nicola di Bari (sec. XII), con splendida facciata romanico-pugliese a salienti, e la chiesa di Santa Maria Maggiore, ricostruita nel Settecento su strutture romaniche, con elegante facciata movimentata da pilastri incassati; la cripta di Sant'Adamo (sec. XVI), divisa in tre navate da raffinate colonne, è arricchita da un coevo ciclo di affreschi. § L'economia è basata su una moderna agricoltura (cereali, ortaggi, barbabietole da zucchero, uva e olive, con produzione di olio e vini pregiati). L'industria è presente nei settori edile, alimentare (conserve), dei materiali da costruzione e della lavorazione del legno. Notevole il flusso turistico, richiamato dal patrimonio monumentale e dalla vicinanza con il litorale adriatico.

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