Klopstock, Friedrich Gottlieb

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poeta tedesco (Quedlinburg 1724-Amburgo 1803). Di famiglia agiata, ricevette una educazione pietista ed entrò giovanissimo nella cerchia dei “Bremer Beiträge”. Nel 1748 pubblicò i primi tre canti del Messias (Messia), suscitando un'immensa eco e segnando l'inizio di una nuova era, preconizzata in sede critica dagli svizzeri Bodmer e Breitinger, che lo invitarono a Zurigo. Visse a lungo a Copenaghen, al servizio di Federico V, poi ad Amburgo. Il poema, concluso nel 1773, canta, con molti accenti miltoniani e con verace fede pietistica, al di fuori di schemi dogmatici, la passione e risurrezione di Cristo. Anche i sonetti e le odi di Klopstock, tra cui la nota Zürcher See (1750; Il lago di Zurigo), e Die Frühlingsfeier (1758; La festa di primavera), segnano la rottura definitiva con il rococò e il classicismo settecentesco, così come la trilogia sull'eroe Arminio (1769, 1784, 1787) denuncia la stessa nostalgia del germanesimo primitivo e gli stessi impulsi libertari dello Sturm und Drang. V'è però chi scorge in Klopstock un epigono dell'età barocca. L'idolo dei giovani Stürmer fu peraltro eclissato dal classicismo di Weimar, ma esercitò una forte influenza su Hölderlin. Alla produzione minore di Klopstock appartengono alcune tragedie che trattano argomenti biblici e il trattato Die Gelehrtenrepublik (1774: La repubblica dei dotti) sui rapporti fra arte e Stato.

Bibliografia

J. Murat, Klopstock: les thèmes principaux de son œuvre, Parigi, 1959; J. V. Villard, Klopstock, Parigi, 1981.

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