Lesevič, Vladimir

filosofo russo positivista (1837-1905). Per le sue idee eterodosse fu deportato in Siberia. Tentò di liberare il positivismo dai limiti di un'impostazione empiristica, attraverso un'analisi fenomenologica dell'esperienza e delle sue strutture a priori; fu in contatto con le correnti neokantiane. Scrisse, fra l'altro, un Saggio di indagine critica dei primi principi della filosofia positiva (1877).

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