Luca da Lèida

(Lucas van Leyden), nome con cui è noto il pittore e incisore olandese Lucas Hugenszoon (Leida 1489/94-1533). Allievo di C. Engebrechtszoon, si dedicò giovanissimo all'incisione, guardando soprattutto all'opera di Dürer; sono di questi anni la serie della cosiddetta Passione rotonda (1509), l'Ecce Homo (1510) e la Lattaia (1510), prima incisione di un soggetto di genere. Le opere pittoriche presentano invece alcune caratteristiche tipiche del manierismo anversate, con un gusto particolare per il fantastico e il deforme (Autoritratto, 1514, Braunschweig, Museo; Giocatori di carte, ca. 1520, Wilton House, collezione Pembroke) che si ritrova anche in numerose incisioni, come nell'allucinante Danza della Maddalena (1519). Durante un soggiorno ad Anversa (1521-22) Luca da Leida conobbe, oltre a Dürer, Mabuse e Van Scorel, i quali lo interessarono all'arte di Michelangelo (Giudizio universale, 1527, Leida, Museum De Lakenhal). Nelle incisioni, dopo la Passione (1521), direttamente ispirata a Dürer, si dedicò alla produzione di grandi fogli a carattere monumentale o con soggetti di genere (Il chirurgo del villaggio, 1524). Più che le opere pittoriche, le incisioni di Luca da Leida ebbero un'influenza determinante su tutta la produzione europea, sia per i soggetti sia per la perfezione tecnica.

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