Lucien Leuwen

romanzo di Stendhal, composto dal 1834 al 1836 e pubblicato postumo, in modo imperfetto, nel 1894 a cura di J. de Mitty e, criticamente, nel 1927 a cura di H. Debraye. La prima parte, Le chasseur vert (Il cacciatore verde), era stata inserita da R. Colomb nelle Nouvelles inédites. Lucien Leuwen, figlio di un ricco banchiere, è espulso dal Politecnico di Parigi per i suoi sentimenti liberali, anzi rivoluzionari. Il padre lo fa nominare sottotenente dei lancieri a Nancy; gli ideali del giovane (che, fra l'altro, si innamora di Madame de Chasteller, deliziosa vedova) si infrangono dinanzi al torpore della società, tipico dei primi anni della monarchia di luglio. Il giovane si allontana dalla cittadina per una macchinazione calunniosa ai danni della signora, fatta credere incinta per altri amori. Tornato a Parigi, viene fatto nominare funzionario del Ministero dell'Interno dal padre e conosce il mondo della politica. Il romanzo è interrotto al momento in cui Lucien è fatto segretario di ambasciata a Roma.

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