Màuri, Glàuco

attore drammatico italiano (Pesaro 1930). Interprete tra i più maturi e penetranti della scena italiana, ha affrontato, specie nei Teatri Stabili e nella Compagnia dei Quattro (con Valeria Moriconi primattrice), un repertorio di grande ampiezza e significato, sia classico, sia moderno e contemporaneo (Shakespeare, Dostoevskij, Brecht, Ionesco, Beckett, ecc.). Dal 1981 è alla testa di una propria compagnia, con la quale ha affrontato altri testi di grande impegno artistico, assumendosi spesso anche responsabilità registiche. Nelle poche apparizioni sul grande schermo è ricordato come protagonista di La Cina è vicina (1967) di M. Bellocchio. Nel 1990 è stato protagonista di una rara edizione del Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare e ha proposto Dal silenzio al silenzio, uno spettacolo beckettiano che raccoglie alcuni atti unici: L’ultimo nastro di Krapp, Improvviso nell’Ohio, Respiro, Frammento di teatro 1 e Atto senza parole 1. Nel 1991 Tutto per bene, è stato il suo primo impegno con il teatro di Luigi Pirandello. Ha interpretato Oblomov (1992) nella riduzione teatrale di F. Bordon dal celeberrimo romanzo di Ivan Goncarov. Nello stesso anno, con la sua compagnia ha portato in scena Riccardo II, uno dei drammi storici di William Shakespeare meno rappresentati in Italia. Gli ultimi anni di vita di Ludwig van Beethoven, raccontati dallo stesso musicista nei suoi quaderni, sono il soggetto dello spettacolo proposto da Mauri nel 1994 come regista e unico interprete. Nel 1995 ha recitato nella shakespeariana La tempesta.Nel 2005 ha curato la regia di Delitto e castigo.

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