Maòri

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popolazione dell'Oceania un tempo occupante l'isola del Nord e parte dell'isola del Sud della Nuova Zelanda, poi in parte confinata in una riserva nell'estremo nord della Nuova Zelanda settentrionale. I Maori conquistarono le zone occupate provenendo a ondate successive, fra il sec. IX e il XIII, dalle isole di Rarotonga (isole Cook) e Raiatea (isole della Società); nella loro tradizione si parla di autoctoni sottomessi, alcuni di pelle scura e fattezze tasmaniane, altri di pelle più chiara e capelli biondi. I Maori introdussero l'agricoltura e moderne tecniche costruttive (le tipiche abitazioni a pianta rettangolare, spesso riccamente decorate, dette whare). La loro società, che risente delle ataviche strutture matrilineari dei Polinesiani, era organizzata in caste: i capi (ariki), i sacerdoti (tohunga), i nobili (rangatira), i guerrieri (tutua) e gli schiavi procacciati mediante guerre intertribali. Diffusa era la caccia alle teste, mentre non è documentata la pratica cannibalica, portata a giustificazione dai bianchi per le azioni di sterminio compiute nel sec. XIX. Molto diffuso era il tatuaggio, secondo solo a quello dei Caduveo per complessità e originalità del disegno. Le continue rivalità impedirono la costituzione di uno Stato omogeneo per cui i Maori furono rapidamente sottomessi dai bianchi e costantemente decimati fino al 1877, quando il governo neozelandese iniziò un vasto programma di protezione e d'integrazione razziale nel rispetto delle tradizioni popolari. Dal 1930 i Maori godono sostanzialmente di uguali diritti con la popolazione bianca e il processo d'integrazione è andato progressivamente accelerandosi. Calcolati in oltre 400.000 alla fine del sec. XVIII, erano ridotti a ca. 50.000 verso la fine del sec. XIX; i Maori assommano a oltre 315.000 individui puri e a un numero imprecisato di meticci, pari complessivamente al 15% ca. della popolazione neozelandese. La maggior parte ha assunto modi di vita, istruzione e abbigliamento moderni ed è cristianizzata, tuttavia rimane vivo il senso d'identità di stirpe, anche nelle città dove le famiglie etnicamente più pure celebrano i momenti essenziali della vita (nascita, matrimonio, maggiore età, morte) con tipiche cerimonie che si ispirano o che ricalcano le antiche maràe. § Per la produzione artistica dei Maori, vedi Nuova Zelanda.

Bibliografia

A. P. Vayda, Maori Warfare, New York, 1960; J. Metge, The Maori of New Zealand, Londra, 1967.

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