Magasa

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comune in provincia di Brescia (72 km), 970 m s.m., 19,18 km², 189 ab. (magasini), patrono: sant’ Antonio Abate (17 gennaio).

Centro situato nell'alta Valvestino. Nel Medioevo fu possesso del capitolo della cattedrale di Verona. Nel sec. XII passò al Principato di Trento che lo infeudò ai conti di Lodrone. Entrato nei domini veneti (1428), fu assegnato alla quadra di Gargnano. Tornò poi a Trento e ai conti di Lodrone a cui fu soggetto sino all'inizio del sec. XIX, quando passò, con tutta la regione, sotto la dominazione austriaca.La secentesca parrocchiale di Sant'Antonio conserva una cantoria barocca e una tela di Francesco Savanni (sec. XVIII).§ L'economia si basa sull'allevamento (ovini, caprini e bovini), sullo sfruttamento dei boschi e sul turismo escursionistico.§ Sugli alpeggi sorgono numerosi i tipici fienili in pietra con i tetti dagli spioventi ripidissimi, un tempo ricoperti di paglia, per la conservazione del foraggio e il ricovero del bestiame.

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