Mahāyāna

(sanscrito, Grande Veicolo). Nome del nuovo buddhismo sorto verso i primi anni dell'era cristiana, in contrapposizione al vecchio buddhismo detto “Piccolo Veicolo” (Hināyāna). II Mahāyāna si caratterizza per una maggiore apertura nei confronti dei laici che non vengono più trascurati dai monaci, ritiratisi nell'isolamento ascetico. Tale apertura significò anche un adeguamento alle tradizioni del laicato (induismo), ossia proprio a quelle tradizioni politeistiche che il buddhismo rifiutava. Sorgono così, al posto dei vecchi dei, i Bodhisattva, esseri mitici che si configurano come uomini che hanno raggiunto la santità in senso buddhistico (la “buddhità”), ma che prima di disperdersi, quali individualità, nel nirvana si dedicano ad aiutare i viventi sulla via della salvezza. I Bodhisattva vengono distinti per le loro specifiche prerogative, in base alle quali sorgono i culti (il culto era assente nel buddhismo originario, in quanto non funzionale). Le forme più elevate di culto furono espresse in modi assai simili alla tradizionale bhakti (amore mistico) induistica. Ma non mancarono culti concernenti le necessità mondane. Il Mahāyāna, nelle sue varie formulazioni, si diffuse in Cina, e di lì in Giappone. Nel Tibet ha dato origine al locale lamaismo. In India si esaurì nel tantrismo, in cui rifluì la grande tradizione induistica.

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