Mancini, Roberto

Calciatore e allenatore di calcio italiano (Jesi 1964). Debutta in serie A nel 1981 a soli diciassette anni con il Bologna, quindi nella stagione successiva passa alla Sampdoria, dove mette in evidenza le sue caratteristiche di centrocampista e attaccante: resterà con la squadra blucerchiata (di cui sarà una “bandiera” insieme a Gianluca Vialli) fino al 1997, conquistando quattro Coppe Italia, un Campionato (1991), una Supercoppa italiana e una Coppa delle Coppe. Il suo esordio con la maglia della nazionale risale al 1984 e vi giocherà, non in modo continuativo, fino al 1994, collezionando 36 presenze e quattro gol. Gioca con la Lazio fino al 2000 conquistando due Coppe Italia, un Campionato (2000), una Supercoppa italiana, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa UEFA.
Terminata nel 2001 l’esperienza come calciatore al Leicester City, si dedica alla carriera di allenatore prima come vice di Sven-Göran Eriksson alla Fiorentina, poi come tecnico della Lazio (2002-2004), vincendo la Coppa Italia, quindi all’Inter (2004-2008), conquistando tre Campionati consecutivi (dal 2006 al 2008), due Coppe Italia e due Supercoppe italiane. Allenatore al Manchester City dal 2009 al 2013, vince un Campionato (2012) e una Coppa d’Inghilterra. Nelle stagioni 2013-2014 è allenatore del Galatasaray, con cui vince la Coppa di Turchia, quindi torna alla panchina dell’Inter fino al 2016 senza però ottenere risultati significativi. Dal 2017 al 2018 allena lo Zenit San Pietroburgo. Nel 2018 assume il ruolo di commissario tecnico della nazionale italiana di calcio, con cui ottiene la qualificazione alla fase finale di Euro 2020: la competizione, giocata nel 2021 a causa della pandemia di COVID-19, viene vinta dalla nazionale italiana che sconfigge in finale l'Inghilterra dopo i calci di rigore. Nel 2017 è stato inserito tra le “Leggende del calcio” del Golden Foot.

 

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