Meccanismo Europeo di Stabilità (MES)

Con la sigla MES si indica il Meccanismo Europeo di Stabilità (European Stability Mechanism, ESM; detto anche Fondo salva Stati) istituito mediante un trattato intergovernativo, al di fuori del quadro giuridico dell'Unione Europea (UE), nel 2012. Immediatamente dopo la ratifica, l’attuazione è stata temporaneamente sospesa in attesa del pronunciamento della Corte costituzionale della Germania sulla legittimità del fondo con l’ordinamento tedesco. Al verificarsi di particolari condizioni, la funzione del MES è concedere assistenza finanziaria ai Paesi membri che - pur avendo un debito pubblico sostenibile - incontrino temporanee difficoltà nel finanziarsi sul mercato. Il MES sostituisce il Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria e il Meccanismo Europeo di Stabilizzazione Finanziaria, nati per porre rimedio all’insolvenza di Paesi come Irlanda e Portogallo investiti dalla crisi economico-finanziaria degli anni 2007-2013. Le condizioni stabilite dal Fondo salva Stati variano in relazione allo strumento utilizzato: per i prestiti assumono la forma di un programma di aggiustamento macroeconomico, specificato in un apposito memorandum; risultano invece meno vincolanti nel caso delle linee di credito precauzionali, destinate a Paesi in condizioni economiche e finanziarie fondamentalmente sane ma colpiti da forti criticità. Il MES è guidato dal Consiglio dei Governatori, composto dai 19 Ministri delle finanze dei Paesi dell’area euro. Le principali decisioni vengono ratificate all’unanimità, ma è previsto che si possa operare con una maggioranza qualificata dell'85% qualora, in caso di minaccia per la stabilità finanziaria ed economica dell'area dell'euro, la Commissione europea e la BCE richiedano l'assunzione di decisioni urgenti in materia di assistenza finanziaria. I diritti di voto dei membri del Consiglio sono proporzionali al capitale sottoscritto dai rispettivi Paesi. Germania, Francia e Italia hanno diritti di voto superiori al 15 per cento e possono quindi porre il loro veto anche sulle decisioni prese in condizioni di urgenza. Con un capitale sottoscritto di 704,8 miliardi, il MES ha una capacità di prestito prevista in 500 miliardi. L'Italia ha sottoscritto il capitale del MES per 125,3 miliardi, versandone più di 14; La responsabilità di ciascun membro è limitata alla sua quota di capitale autorizzato al prezzo di emissione determinato. Nessun membro del MES può essere considerato responsabile degli obblighi da questi contratti.

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