Moncalièri, proclama di-

il 6 agosto 1849 fu stipulata a Milano la pace tra gli Austriaci e i Piemontesi, e Vittorio Emanuele II, con un procedimento costituzionalmente discutibile anche se giustificato dalle circostanze, si affrettò a ratificarla prima dell'approvazione parlamentare. La Camera, a maggioranza di centro-sinistra, rifiutò però di sanzionare il trattato se prima d'Azeglio, capo del Governo, non avesse concesso la cittadinanza a tutti i profughi del Lombardo-Veneto. D'Azeglio, allora, per evitare possibili attriti con l'Austria, ottenne dal re lo scioglimento delle Camere (20 novembre 1849) e indisse nuove elezioni. Il decreto di scioglimento fu accompagnato da un proclama di Vittorio Emanuele II, emanato lo stesso giorno dal castello di Moncalieri, con cui si invitavano fermamente gli elettori a mandare alla Camera una maggioranza moderata che approvasse il trattato. L'intervento ottenne un risultato largamente favorevole e il nuovo Parlamento ratificò la pace.

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