Nāga

mitiche creature acquatiche venerate in India come divinità secondarie sviluppatesi da antichi culti naturalistici. Esseri generosi, rappresentati con tronco umano, coda di serpente e, spesso, con teste a largo cappuccio di cobra, si attribuisce loro il potere di accordare agli uomini intelligenza e invisibilità,nonché quello di far cadere la pioggia; sotto questo profilo le loro statue, collocate sotto alberi, sono ancora venerate nelle regioni meridionali dell'India. Nell'arte buddhistica frequente è la rappresentazione dell'episodio in cui il “re-serpente” dei Nāga salva il Buddha dal diluvio scatenato da Māra, re dei demoni, ripiegando il proprio corpo in una serie di sette spire ascensionali alla sommità delle quali trattiene come in trono la figura del maestro. Una delle più antiche rappresentazioni è la statua di Nāgarāja, re dei Serpenti (Parigi, Musée Guimet, sec. II d. C.) della scuola di Mathura. Nell'arte khmer la rappresentazione dei Nāga (al cui simbolismo sono connesse le origini della dinastia reale) costituì uno dei maggiori temi, sfruttati in modo insuperabile dagli scultori, dai decoratori e dagli architetti, la cui interpretazione plastica più alta è espressa nell'utilizzazione della forma policefala del Nāga quale balaustra figurata per ornare i lati dei marciapiedi che conducono ai templi (Angkor Vat, sec. XII).

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