Nair, Mira

regista cinematografica indiana (Bhubaneswar, Orissa, 1957). Dopo alcune esperienze di attrice teatrale, si è trasferita negli Stati Uniti, dove si è laureata in Sociologia a Harvard e si è poi dedicata alla regia di alcuni documentari come Jama Majid Street Journal (1979) e So Far From India (1982), sull'incontro di culture diverse. Nel 1988, si è rivelata alla critica e al pubblico internazionale con l'opera d'esordio Salaam Bombay!, dramma sull'infanzia difficile di alcuni bambini nella metropoli indiana, stilisticamente influenzato da certo neorealismo, vincitore di un premio a Cannes e diversi a Montréal. Notevole, seppur di minor impatto emotivo, è anche Mississippi Masala (1990), intensa love story tra un americano di colore e una ragazza indiana. Dopo Famiglia Perez (1995), ha diretto Kamasutra (1996), rilettura al femminile dell'omonimo testo erotico indiano, ambientata in una fastosa e affascinante India del Seicento. Nel 2001, ha ricevuto il Leone d'oro alla Mostra cinematografica di Venezia con Monsoon Wedding, tragicomica sui festeggiamenti per un matrimonio indiano. Nello stesso anno è uscito il così diverso Hysterical Blindness, storia di donne sole che cercano l'amore nei bar, ambientata nel New Jersey. Nel 2004 ha presentato alla Mostra del cinema di Venezia Vanity Fair (La fiera della vanità) e nel 2007 ha diretto Il destino nel nome. Nel 2009 ha diretto New York, I Love You e Amelia, sulla vita dell'aviatrice Amelia Earhart, Amelia, mentre nel 2012 Il fondamentalista riluttante.

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