capoluogo della provincia omonima e capitale del Kenya, 1662 m s.m., 3.138.369 ab. (2009).

Generalità

Situata su un fertile e popoloso altopiano, a ridosso di un allineamento montuoso culminante nel monte Lamwia (2462 m), sul fiume Nairobi, la città riveste un ruolo di primaria importanza in campo commerciale, industriale e si presenta come una città multiculturale e multietnica, come testimoniato dalla notevole varietà dei luoghi di culto afferenti a diverse confessioni religiose. Tra i principali edifici sacri si ricordano la Cathedral Basilica of the Holy Family, la All Saints Cathedral e la Jamia Mosque. Le buone condizioni climatiche di cui gode, malgrado la vicinanza all'Equatore, hanno favorito lo sviluppo turistico, facendone un punto di partenza per safari nei numerosi parchi nazionali del Paese ed escursioni al monte Kenya. Rilevante centro culturale è sede di numerose università tra cui l'University of Nairobi (1956), la più antica di tutto il Kenya e la Strathmore University, nata come college, diventata università nel 1966 e specializzata in corsi di scienze e di arte. La città ospita anche l'African Virtual University, attiva dal 1997 e diventata un'organizzazione intergovernativa nel 2003 per volere di 5 Paesi africani (Kenya, Senegal, Mauritania, Mali e Costa d'Avorio). Sono inoltre presenti un Politecnico (1969), vari istituti di ricerca e biblioteche.

Urbanistica

Fondata nel 1899 all'epoca della costruzione della ferrovia Kampala-Mombasa, suo sbocco marittimo sull'Oceano Indiano, fu riedificata nel 1920 secondo un piano regolatore di impronta britannica. Al centro è situata la City nota per il suo singolare skyline, pari quello di molte città americane ed europee: tra i grattacieli più noti sono da ricordare la New Central Bank Tower (2000), la Teleposta Towers e la Rahimtulla Tower (1999). In centro risiedono le principali attività commerciali e amministrative e hanno sede le compagnie straniere; a E è ubicato il quartiere indiano, a O e a N si trovano i quartieri europei residenziali più prestigiosi, mentre verso SE si estende il quartiere africano. Disposte attorno al territorio urbano della città sono sorte invece numerose baraccopoli (gli slum). Tra l'inizio degli anni Settanta e la fine degli anni Novanta del sec. XX, il numero di questi insediamenti è cresciuto notevolmente.

Cultura

In città notevoli sono il Museo Nazionale del Kenya, il principale tra quelli del Paese, il Karen Blixen Museum e il Museo ferroviario di Nairobi. Di un certo interesse culturale sono anche le numerose gallerie d'arte tra le quali spiccano il Museo d'Arte Moderna Rahimtulla e lo Mzizi Arts Centre. La principale attrazione turistica di Nairobi è tuttavia costituita dalle numerose aree verdi, disseminate in tutta l'area urbana (in particolare Uhuru Park e Central Park). In città si sono sviluppate diverse stazioni radiotelevisive e studi cinematografici che vantano una buona produzione filmica (La mia Africa, in cui Meryl Streep ha ricoperto il ruolo della scrittrice danese K. Blixen, venne girato qui).

Economia

Nairobi è sede di una camera di commercio, di un'importante borsa valori e di stabilimenti alimentari (caffè, birra, conserve di carne e frutta), tessili, metalmeccanici, chimico-farmaceutici, calzaturieri, del tabacco, del cemento, della carta e del vetro. In forte espansione anche il settore edilizio. L'economia non ufficiale è tuttavia importantissima: buona parte della popolazione attiva vive infatti grazie al lavoro nero e si occupa della vendita occasionale di prodotti agricoli e artigianali. Nairobi, rispetto ad altre realtà africane, è servita da una discreta rete stradale e ferroviaria e dall'Aeroporto internazionale Jomo Kenyatta situato 15 km a E della città.

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