Nonino

Azienda a conduzione familiare italiana distillatrice e produttrice di grappe. Nel 1897 il distillatore itinerante Orazio Nonino fissa la sua prima distilleria stabile a Ronchi di Percoto (Udine). Nel 1928 la distilleria si trasferisce da Ronchi a Percoto. Nel 1933 Antonio Nonino apre alla produzione di liquori, tra cui l’Amaro Carnia, un infuso di erbe delle montagne friulane che usa la grappa come base alcolica; da un’idea di sua moglie Silvia nasce poi, nel 1940, l'Aperitivo Bianco Nonino. Rimasta vedova, Silvia Nonino si trova a capo dell’azienda e arricchisce l’Amaro Carnia con una botanica seleziona che porta alla nascita dell'Amaro del Friuli. Negli anni Sessanta obiettivo di Benito Nonino è nobilitare la grappa in quanto bevanda: nel 1967 viene lanciata l'Acquavite Optima, ottenuta dalla distillazione delle vinacce di aziende vinicole scelte perché più prestigiose: in etichetta riporta per la prima volta l’indicazione dell’annata, i quintali distillati, i litri ottenuti e il numero della bottiglia. È del 1973 Monovitigno Nonino, ottenuta distillando separatamente le vinacce dell’uva Picolit. Nel 1975 ricercando gli antichi vitigni autoctoni friulani, per distillarne le vinacce, i Nonino scoprono che i più rappresentativi - Schioppettino, Pignolo e Tazzelenghe - sono in via di estinzione, essendone vietata la coltivazione (ad essi si aggiunge la Ribolla gialla;). Per favorire il riconoscimento di questi vitigni e preservare così la biodiversità del territorio, Nonino istituisce il Premio Nonino Risit d’Aur (Barbatella d’Oro), da assegnare annualmente al vignaiolo che abbia posto a dimora il miglior impianto di uno o più di questi vitigni, e una borsa di studio, da assegnare annualmente al miglior studio di carattere sia tecnico sia storico, relativo ai suddetti vitigni. Nel 1977 viene ottenuto il riconoscimento dei vitigni prima vietati. Nel 1983 la Distilleria Nonino passa da 12 a 24 alambicchi, distillando 1200 quintali di vinacce al giorno. Sempre alla ricerca di prodotti di elevata qualità, nel 1992 i Nonino sostituiscono la grappa nell’amaro con una acquavite d’uva invecchiata in barriques e piccole botti: nasce l'Amaro Nonino Quintessentia. Nel 2000 viene presentata Gioiello, grappa ottenuta dalla distillazione del solo miele in tutte le sue varietà di gusti. Sono del 2018 Nonino Ginger Spirit, distillato di puro zenzero, e Aperitivo Nonino BotanicalDrink, aperitivo completamente naturale e vegan friendly. Nel 2019 Wine Star Award proclama “Distillery of the year” Grappa Nonino, indicata come “Migliore distilleria al mondo” da Wine Enthusiast.

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