Nus

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comune della Valle d'Aosta (12 km da Aosta), 529 m s.m., 57,37 km², 2577 ab. (les neuveins), patrono: sant’ Ilario di Poitiers (13 gennaio).

Centro della media valle, situato alla sinistra della Dora Baltea, allo sbocco del vallone percorso dal torrente Saint-Barthélemy, area alpina di grande interesse naturalistico. Di origine romana, fra i sec. XI e XVII fu sede di una delle venti signorie feudali in cui era divisa la regione. § A W dell'abitato sorge il cosiddetto “castello di Pilato” (dove il famoso procuratore romano avrebbe sostato durante il viaggio di esilio verso le Gallie), in realtà una casa-forte del sec. XIII oggi in rovina, rafforzata da due torrette angolari cilindriche. Un castello coevo (ristrutturato nel sec. XVI e ridotto a funzioni rurali) domina isolato lo sbocco della valle del Saint-Barthélemy e conserva una scala a chiocciola in pietra. § Rilevante l'attività turistica: Nus è una frequentata stazione di villeggiatura estiva e l'intera valle del Saint-Barthélemy è meta prediletta dagli appassionati dello sci (piste di fondo e discesa, adatte anche per i principianti). Nell'agricoltura spicca la coltivazione della vite (si producono i vini DOC nus rouge e nus pinot gris); praticato è l'allevamento bovino. L'industria è attiva nei comparti enologico, meccanico, edile e della lavorazione del legno, mentre è diffusa la lavorazione della pietra ollare (statue, sculture decorative, pentole) e la produzione artigianale di botti. Nel territorio è in funzione una centrale idroelettrica.

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